Ritrovo al municipio e quindi partenza del numeroso gruppo (35 persone fra ragazzi, genitori, accompagnatori e simpatizzanti) per S. Salvatore.
Saliamo in auto sino in cima al maggengo e da li partiamo per l'avventura. A parte qualche piccola "scorciatoia", seguiamo la strada agro-silvo-pastorale; con calma e con frequenti momenti di pausa per ricompattare il gruppo, arriviamo a Sas Marmulii dove facciamo vedere il noto sasso errante ai ragazzi.
Ci portiamo verso la valle della Casera sino alla deviazione per la baita di Sciuc. Prendiamo il ripido tratturo e dopo aver incontrato Ivan e family che rientravano da una camminata, giungiamo alla baita dove Luigi e Silvana ci hanno preparato un bel te caldo.
Un piccolo gruppo fa una veloce ricognizione ai laghi per verificare la presenza di neve, per poi subito ritornare in baita per il pranzo. Una bella mangiata tutti in gruppo.
Nel primo pomeriggio si sale ai laghi, e da li verso il canalino che scende dal Meriggio dove è presente ancora una bella lingua di neve e si inizia con le scivolate - il principale motivo ludico dell'escursione.
Dapprima i ragazzi, poi anche i grandicelli ed anche i nonni, si lanciano giù per il pendio.
Dopo un'oretta tutti fradici ed inzuppati rientriamo alla baita per cambiarci e per la merenda.
Salutiamo Luigi e Silvana e passando per il sentiero raggiungiamo la Baita Nova e da li scendiamo alle baite della Casera e quindi all'omonimo lago.
Per il sentiero percorriamo tutta la valle della Casera e giunti quasi in prossimità di S. Salvatore, deviamo verso i Barek per andare a vedere il bosco con le sculture lignee e quindi ci incamminiamo verso il parcheggio per poi rientrare a casa alle 18.
Alla fine un giretto di oltre 10 km e 700 mt di dislivello.
Partenza
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